Gli Insetti di Tutti. Una raccolta di insetti artistici e letterari.
Enrico Sturani, 2022 – Cataloghi 28. Barbieri Editore, Manduria, 569 pp.
Con Gli Insetti di Tutti, opera patrocinata dalla nostra stessa Associazione, Enrico Sturani ci regala una straordinaria antologia di brani letterari d’ogni tipo e d’ogni parte del mondo che hanno come oggetto gli insetti. Si passa da semplici e fulminanti metafore a brevi estratti da pezzi più estesi o novelle, sempre con al centro dell’attenzione i nostri esapodi prediletti. Beninteso, poiché – come il titolo ricorda – l’Autore ha voluto fornire un panorama complessivo su come gli insetti siano visti appunto da “Tutti”, ecco che nel testo sono compresi gli “insetti culturali”, cioè quelli che appaiono tali anche in base alla sola percezione antropologica e non necessariamente per circoscrizione sistematica. Nulla da obiettare quindi per l’ingresso di qualche gruppo non facente parte degli Ectognati. Anzi, se gran parte dell’umanità considera gli Acari e i Millepiedi come insetti sarà bene essere consapevoli di quanto tale concezione sia sedimentata nel pensare comune e anche delle modalità attraverso le quali essa affiora, se mai volessimo calibrare degli interventi didattici per veicolare al meglio ogni informazione scientifica di carattere entomologico. Brani e citazioni sono raccordati da commenti volti ad accompagnare la lettura con collegamenti sempre molto precisi e mai banali su quella che palesemente è stata un’enorme quantità di materiale grezzo raccolto negli anni dall’Autore: un aspetto, questo di fornire struttura a tale corpus letterario straordinariamente ricco ed eterogeneo, particolarmente sorprendente e ben riuscito dal punto di vista editoriale e concettuale. Chapeau! Per semplicità di consultazione, i brani sono organizzati secondo temi (insetti o altro) disposti in ordine alfabetico. Così troviamo ad esempio Carabi, Libellule e Scarabei intercalati agli insetti Araldici, Cinematografici o Meccanici, assieme a divagazioni sugli insetti Erotici, Esorcizzati e Insignificanti, e persino una gustosa sezione sul fonosimbolico “Zzz”. Attenzione però, tutto questo riguarda esclusivamente la prima parte del volume, quella dei cosiddetti “Insetti dalla A alla Zeta”. Qui Sturani ammalia e disorienta il lettore entomologo con la sua caleidoscopica selezione di testi, lo titilla con le curiosità tratte dalle tradizioni culturali di tutto il globo, lo seduce con la scoperta (o illusione?) che se così tanti personaggi della cultura – persino Leonardo – hanno trattato nei loro scritti degli insetti forse anche chi dell’entomologia ha fatto una ragione di vita si occupa tutto sommato di qualcosa d’importante. Poi arriva la staffilata degna del più velenigeno degli aculeati: diventiamo noi l’argomento del libro. Ma noi noi! Cioè gli entomologi. Gregor Samsa almeno si svegliò come un ungeheueren Ungeziefer, qui invece è l’Autore che prende il lettore finora divertito che zompetta dal passo di uno scrittore all’altro e lo trasmuta sotto i suoi occhi in oggetto d’interesse. Infatti, a parte alcune digressioni quali quelle sull’entomofagia e sugli insetti nelle arti decorative, nella seconda parte del volume, assolutamente inaspettata, di sicuro non annunciata nel titolo né immaginabile in base ai testi sul piatto posteriore o sulle alette di copertina, è l’entomologo che viene posto al centro dell’attenzione. Leggere brani letterari sugli entomologi in “Avere a che fare con gli Insetti” diventa così un intrigante viaggio dove sorpresa, immedesimazione, autoironia (per chi ne sia provvisto) e anche considerazioni psicanalitiche si affacciano alla mente del lettore. Chiude il volume “Gli Insetti ritratti a colori”, un trionfo iconografico tratto in massima parte dalla proverbiale collezione di cartoline e di ephemera dell’Autore, uno spaccato della rappresentazione degli insetti attraverso le epoche, ad esempio nella grafica pubblicitaria o per finalità ricreative o didascaliche, che illustra visivamente molti degli aspetti toccati nella prima sezione. Immagini da gustare una ad una. Con le sue mille sfaccettature, la panoramica proposta da Sturani porta ancora una volta a riflettere sulla questione del rapporto tra gli uomini e gli insetti. Come l’umanità ha vissuto e vive la condivisione del Pianeta con creature così estranee all’essere umano eppure così presenti, tali da evocare junghiane paure ma anche inesauribile fonte d’ispirazione nell’arte e nella letteratura. L’analisi di questo rapporto, talvolta così conflittuale che l’orrido Ungeziefer di Franz Kafka viene quasi sempre tradotto in “scarafaggio”, mentre il termine originale è assai più vago e non necessariamente relativo ad un insetto, non può prescindere dalla comprensione profonda dei motivi non solo dell’odio ma anche delle trasposizioni allegoriche che riguardano degli insetti. Creature che in un modo o nell’altro affascinano e da cui, come appassionatamente ricorda nella prefazione al volume Vincenzo Vomero (Presidente ARDE), dipende il funzionamento della vita sulla Terra, compresa la nostra. Creature di cui tutti gli entomologi conoscono l’importanza e che siamo pertanto chiamati a far conoscere per proteggere gli ambienti in cui noi tutti viviamo. Creature che… sì ci affascinano. Problemi?
Alberto Zilli