Skip to content Skip to footer

Non esistono insetti utili e insetti dannosi, esistono centinaia di migliaia di specie di insetti che svolgono “naturalmente” il loro mestiere evolutosi nel corso di milioni di anni di evoluzione. Chi avrebbe mai potuto pensare che si sarebbero dovuti incontrare con noi, con questi “parvenue”, ultimissimi arrivati nel teatro ecologico naturale e che questo essere pensante, dotato non solo di istinto ma di una vivissima intelligenza avrebbe scatenato un putiferio ambientale diventando proprio lui, unico e solo lui, il nuovo dominatore della terra? Condizionatore e distruttore dell’ambiente in cui si è trovato casualmente a vivere; dittatore assoluto su cicli biogeochimici, manipolatore assoluto dell’ambiente, ponendo ogni cosa naturale al suo unico servizio. Oggi ciò che ancora resta delle sue indubbie capacità mentali lo mette in guardia dagli immani danni perpetrati al pianeta e il poveretto si accorge che questo ambiente così stravolto e asservito totalmente ai suoi bisogni non è più adatto alla sua stessa vita. Si accorge che continuando così con questo suo stile di vita comodo ma masochista, prima o poi non avrà più mezzi di sussistenza è concluderà la sua brevissima avventura sulla terra. E’ però talmente intelligente, o diciamo meglio “colto”, che capirà che il danno è tutto e solo suo perché quando non ci sarà più e non potrà più condizionare il pianeta a suo uso e consumo, la vita sulla terra potrà riprendere il suo corso naturale insieme ai fenomeni evolutivi ed ecologici dimostrando tutto il suo potere di resilienza e riconsegnerà il pianeta alle amebe, alle meduse alle lumache, e più di ogni altro gruppo zoologico, agli insetti.

E allora, pensiamoci subito, siamo ancora a tempo, rendiamoci conto del mondo in cui viviamo, conosciamolo e facciamolo con umiltà e con un approccio paritario con tutti gli altri viventi, in special modo con quelli ai quali dedichiamo poca attenzione e proprio con gli insetti, i veri padroni del mondo.
Sarà necessario allora un nuovo approccio agli insetti, un approccio di conoscenza e anche di gratitudine, un approccio che metta in evidenza il loro mirabile modo di usare e vivere la loro vita che è identica alla nostra per ogni parametro e componente biologica e biochimica.
E non basterà solo farlo da un punto di vista strettamente scientifico ma per attivare un nuovo approccio virtuoso con questi milioni, miliardi di esserini considerati insignificanti da tutti bisognerà parlare di insetti, conoscerli e farli conoscere, avere dimestichezza con le loro forme, colori, modi di vita, abitudini. Ma non basta, sarà necessario considerarli anche da un punto di vista umano, antropologico, letterario, artistico. Ci farà sicuramente bene se non ne parleranno solo pedanti professoroni o seriosi divulgatori scientifici con incredibili e inaspettate immagini spettacolari.
Niente di meglio invece di lavori che danno loro corpo, spessore e significati anche ironici, umani, umanizzati e mistici con le parole di letterati, antropologi, scrittori, poeti, psicologi e artisti. Un modo “altro” di raccontare gli insetti.
Chiunque frequenterà questo sito sarà incuriosito, stimolerà la sua curiosità che lo porterà a informarsi a studiare e infine alla passione a all’innamoramento per le tre paia di zampe, per le antenne, e per le ali degli insetti, di tutti gli insetti.
Ci vorrà tempo, ma come tutte le evoluzioni antropologiche c’è assoluta necessità di iniziare.
Credetemi, capire qualcosa di più profondo degli insetti farà bene all’uomo, all’ambiente e alla cultura della natura, quella cultura essenziale per assicurare un futuro alla specie umana.