Skip to content Skip to footer

Fortuna vuole che, ormai da tempo, abbiamo fatto passi da gigante nella comprensione dell’importanza degli insetti, di tutti gli insetti per la stessa vita dell’uomo, ultimo arrivato negli sterminati orizzonti terrestri. Iniziamo finalmente a prendere coscienza dei fatti della natura, dei fenomeni evolutivi ed ecologici che la regolano e cerchiamo di individuare, forse, quale sia il posto dell’uomo nella natura e nell’evoluzione della vita. Negli ultimi anni, poi, questo stupido e presuntuoso essere umano si è finalmente accorto che la sua presenza ed il suo spazio vitale sul pianeta sta diventando così pervasivo nella natura, così disturbante negli equilibri naturali nei quali si è dipanata in milioni di anni l’evoluzione della vita, cosi distruttiva nei confronti delle forme di vita dalle quali ci siamo evoluti per continue ramificazioni evolutive, cosi irrispettoso del fenomeno della vita, tout court, cosi egoista nella ricerca del suo bene esclusivo, che di un’ameba, di una medusa, di un ragno, di una mosca, di un coleottero o di un rospo non ce ne può importare di meno. La forza della selezione naturale che ha dato origine a tutte le forme di vita che conosciamo e che per molti versi ancora non conosciamo, ha dovuto cedere il posto ad una nuova forza selettiva, prepotente e sprezzante di milioni di anni di naturalità, quella dell’uomo. Siamo noi oggi la nuova forza selettiva, una forza selettiva egoista che non sa vedere oltre il proprio naso e che grazie alla nostra intelligenza “superiore” riuscirà alla fine ad autodistruggersi, a far sparire da questa terra l’intero suo patrimonio genetico. Ad estinguersi.
Chi lavora in questo campo se ne è accorto già da tempo ed ha addirittura creato un nuovo termine che identifica un’era del tutto particolare, una nuova Era “Geologica”: l’Antropocene. L’Era delle industrie, l’Era dei disboscamenti, l’Era della plastica, l’Era degli antibiotici, l’Era della distruzione della biodiversità, l’Era delle immense megalopoli per contenere lo sviluppo esponenziale della popolazione.
Prodotto evidente dell’Antropocene, e finalmente oggi iniziamo ad accorgercene, è la crisi planetaria che si manifesta ed esplode con tutte le crisi che riempiono quotidianamente i nostri mezzi di comunicazione, quella climatica, quella ambientale, quella sociale, quella economica e ora anche quella sanitaria, in attesa infine di una crisi di guerra per la divisione delle risorse sempre più ridotte.